Impara le tecniche di agricoltura biologica e scopri come coltivare prodotti di qualità per te e per i tuoi cari!
Oltre a portare cibo sano sulla tavola, curare un orto biologico significa soprattutto rientrare in contatto con la natura. E nella delicata situazione in cui versa l’intero Paese, pensiamo che trascorrere il tempo in compagnia del nostro pollice verde sia fondamentale per migliorare la salute psicofisica.
Cos’è l’agricoltura biologica?
A differenza delle tecniche di coltivazione tradizionali, l’agricoltura biologica predilige prodotti che contengono sostanze di origine organica: si utilizzano infatti solo fertilizzanti e antiparassitari considerati “naturali” (ossia non di sintesi chimica). In questo modo, viene sfruttata la naturale fertilità del terreno con interventi minimi che escludono l’uso di prodotti chimici e di OGM e che rispettano le proprietà organolettiche degli ortaggi. In poche parole, sia la Terra che il nostro fisico ti ringrazieranno!
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Come coltivare un orto biologico
I passaggi fondamentali per la progettazione dell’orto biologico sono il rispetto della rotazione delle colture, la scelta delle giuste consociazioni e la selezione delle piante da coltivare. La prima semplice regola per un BioOrto rigoglioso è la divisione tra piante solanacee (pomodoro, melanzana, peperone, patata) e le non solanacee (zucchina, fagiolo, cavolfiore…), questo perché le prime assorbono la maggior parte delle sostanze organiche e hanno bisogno di un diverso regime d’acqua. Bisogna variare la specie coltivata nello stesso appezzamento, al fine di migliorare o mantenere la fertilità del terreno.
È importante quindi parlare di biodiversità: in natura alcune specie sono complementari e se piantate insieme avranno maggior possibilità di successo. Ad esempio, si consiglia di seminare vicine le barbabietole e la lattuga, oppure un’alternanza di pomodoro e basilico. Dove d’estate sono stati seminati i pomodori, si possono piantare le fave a Novembre. Questi ortaggi hanno la capacità di rigenerare il terreno dopo lo stress della coltivazione da pomodori, cosicché in Primavera si avrà una bella coltura di fave e un terreno pronto per le zucchine.
