Ma sapevate che un buon piatto di trenette al pesto è meglio consumarlo la sera, perché concilia il sonno? Non è virtù della pasta, bensì del basilico che, oltre a essere buono, è anche ricco di proprietà benefiche insospettabili!
Non 1 ma 100 basilici
Le varietà più alte si coltivano soprattutto in piena terra, mentre le più compatte si adattano bene alle cassette sul balcone, e quelle piccole anche a un vasetto sul davanzale della finestra.
Quelle alte e classiche, a foglie grandi, sono il Genovese, Dop dal 2005, a foglie grandi che sanno di gelsomino, liquerizia e limone, ideale per il vero pesto ligure; il Crispum (lamine increspate, coreografico nelle insalate); il Toscano (foglie più grandi del Genovese, simili alla lattuga, ideale per la panzanella); il Napoletano (che supera il Toscano, il migliore per la salsa di pomodoro e la pizza) e il Lettuce Leaf (un Crispum a foglie giganti, tanto da poterlo perfino friggere).
Fra i basilici a foglie piccolissime, lisce, appuntite, ci sono il cosiddetto “basilico greco”, la varietà Minimum, consigliabile perché resiste fino a novembre inoltrato sfidando il freddo e, tipico del Piemonte, il basilico di Prà, compatto e aggraziato.
Poi ci sono i basilici a foglia colorata: Violetto Nano, una piantina di 25 cm carica di foglioline viola porpora; Red Rubin, color rubino; Purple Ruffles con foglie “arruffate” e dentellate, color porpora, sostenute da steli ugualmente rosso-viola scuro e con fiori rosa pallido; Dark Opal, dagli steli viola chiaro che portano foglie lisce, ovali, appuntite color viola scuro.
Infine i basilici che “non sanno di basilico”: l’italiano Limone (O. b. citriodorum), con foglie grandi verde chiaro, dall’intenso sentore di limone; l’indiano Anise, dalle foglie grandi con nervature viola e lamina screziata di verde, profuma d’anice; il tailandese Thai Siam Queen (O. b. thyrsiflora), che sa di liquirizia; il vietnamita Horapha, dall’aroma a metà fra menta e chiodo di garofano; il messicano Cinnamon con foglie di colore variabile da oliva a verde-marrone, dal sapore di cannella; il basilico di montagna o alpino (perenne) con gambi marroni e foglie verde intenso, così come il profumo.
Coltivazioni elementari
Meglio fresco
In alternativa è reperibile in erboristeria l’olio essenziale, che concentra le proprietà benefiche della piantina.
Scrigno di virtù
Aggiungere il basilico a una pietanza non appaga solo il palato, ma significa facilitare la digestione, rilassando nel contempo tutto l’organismo e tonificandolo.
Questa aromatica deve le sue indubbie proprietà all’olio essenziale, costituito da alcol altamente aromatici come il linalolo, l’eugenolo, il cineolo e l’estragolo. L’essenza possiede un forte potere calmante del sistema nervoso e dell’apparato gastrointestinale: placa perciò mali di testa e tossi di origini nervose e calma gli spasmi gastrointestinali; ha un’azione disinfettante dell’apparato digerente; accelera le digestioni lente e tonifica l’organismo nei periodi di stress; allevia l’ansia e facilita il sonno.
Attenzione: più grandi sono le foglie, maggiori sono le proprietà della piantina (e anche il profumo nel piatto). Inoltre, le varietà a foglia rossa contengono anche antociani, ottimi antiossidanti che rallentano i processi d’invecchiamento.
Le ricette dell’erborista
- Contro ansia o nervosismo: infondete 10 g di fiori per 10 minuti in mezzo litro d’acqua bollente, filtrate, lasciate intiepidire, addolcite con miele d’acacia o di tiglio, assumetene 2 tazze al giorno dopo i pasti.
- Per allontanare l’insonnia: infondete 10 g di foglie per 5 minuti in una tazza d’acqua bollente, filtrate e bevete tiepida, mezz’ora prima di coricarvi, addolcita con miele di tiglio.
- Per favorire la digestione: infondete 5 g di foglie per 10 minuti in una tazza d’acqua bollente, filtrate e bevete tiepido e non dolcificato dopo i pasti; in alternativa 1 goccia di essenza su una zolletta di zucchero, dopo i pasti.
- Contro l’emicrania: ponete 1 goccia di essenza su una zolletta di zucchero, assumetela 20 minuti prima di mangiare qualcosa.
- Per tonificare e rinvigorire l’organismo: ponete 2 gocce di essenza su una zolletta di zucchero, mangiatela la mattina a digiuno per 3 settimane.
- Se venite punti da zanzare o ragni: ponete 1 goccia di olio essenziale direttamente sulla puntura per attenuare il prurito, ripetete ogni 2 ore finché lo ritenete necessario.
Passate nel nostro Garden in via Unità d’Italia 37, a San Donà di Piave e portate a casa la vostra varietà di basilico preferita!