Anche una sola goccia d’acqua è preziosa ed è da risparmiare.
Ormai è ben chiaro: l’acqua, sebbene risorsa rinnovabile, può scarseggiare o mancare. Basta un inverno arido come quello appena trascorso, una primavera scarsa di piogge, e in estate ci si ritrova con l’acqua razionata perfino nei rubinetti di casa. Senza contare le ripercussioni sull’agricoltura, che ha dovuto scegliere quali coltivazioni irrigare e quali far seccare senza adacquamento, e sull’energia elettrica. Chi ama il giardinaggio deve scegliere fra due opzioni: smettere di coltivare piante oppure cambiare modo di coltivazione.
Se l’acqua non c’è?
Se la zona di residenza non ha particolari problemi idrici, fermo restando che non si può sapere cosa accadrà nei prossimi anni, il dovere morale impone di non sprecare neanche una goccia, nemmeno se l’adacquamento rimanesse libero per tutta l’estate.
Si impone per il giardino, l’orto e il frutteto un impianto d’irrigazione automatizzato che, per le piante alimentari, deve essere a goccia o ala gocciolante o con tubo microforato, per erogare liquido solo in prossimità delle radici delle piante coltivate. In giardino, invece, solo il prato continuerà ad essere annaffiato a turbina, disponendo irrigatori localizzati vicino ad alberi e arbusti (e solo in zone molto calde) e tubi a goccia lungo la siepe di recinzione.
Per evitare ogni spreco è consigliabile installare i sensori di umidità e di pioggia e attivare l’impianto nelle ore serali, notturne o di prima mattina, anche per non interagire con i consumi domestici, e per corrispondere ai possibili divieti comunali di utilizzo diurno dell’acqua per il giardino e l’orto.
Nel giardino e nell’orto le aree di terreno nudo vanno pacciamate in primavera in modo che rimanga una maggiore umidità nel suolo. Nel frutteto invece è meglio mantenere l’erba che, passati i primi 3-4 anni dall’impianto, non è in competizione con le radici degli alberi per la ricerca dell’acqua.
Anche in terrazzo, e perfino su un balcone pieno di piante, è consigliabile l’impianto d’irrigazione, che evita sprechi e morie di piante per siccità. Se invece le piante sono poche, si può riutilizzare l’acqua di lavaggio di verdura e frutta, versandola dalla bacinella nell’annaffiatoio.