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Come annaffiare le piante durante le vacanze estive

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L’estate è arrivata e nonostante le tante incertezze del periodo si vuole tornare alla normalità e godersi le ferie. C’è solo una questione da risolvere prima della partenza: come ci si può prendere cura delle proprie piante quando si è in vacanza? Sappiamo che in qualità di plant lover non vuoi abbandonarle al loro destino, così ti sveliamo alcuni efficaci metodi di irrigazione, anche fai da te, per mettere in salvo le piante e trovarle rigogliose al rientro.

La soluzione più ovvia sarebbe chiedere aiuto al vicino di casa di fiducia, affidandogli le giuste indicazioni di irrigazione, ma se ciò non è possibile ecco cosa potresti fare.

Considerazioni generali

Se hai delle piante in vaso, sarebbe opportuno bagnare il terriccio prima di partire e spostarle verso un luogo ombreggiato (ma non completamente buio!), in modo da ridurre l’evaporazione dell’acqua. Il consiglio in più è porre dei recipienti pieni d’acqua vicino alle piantine: con l’evaporazione si creerà un microclima umido ideale per le piante.

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Metodo 1: bottiglie rovesciate in vaso

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Tra le soluzioni più classiche vi è quella della bottiglia rovesciata. Riempine una da 1,5 / 2 litri di acqua, fora il tappo e il fondo della bottiglia e dopodiché conficcala capovolta sul terreno. Questo metodo garantirà autonomia fino a due-tre settimane.

Metodo 2: bottiglie interrate in giardino

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Al contrario, se le piante sono in giardino e non in vaso, il sistema più adatto è quello di interrare una bottiglia. Pratica anche in questo caso dei piccoli fori sul recipiente, interra la bottiglia e chiudila con il tappo in modo da svuotarla più lentamente.

Metodo 3: corda o filo

Un altro criterio efficace è l’utilizzo di corde e fili di cotone o lana intrecciati tra loro in modo da renderli sufficientemente spessi, che fungano da “condotti di acqua”. Infatti, i cordoni così ottenuti verranno immersi per un’estremità all’interno di un recipiente colmo d’acqua – possibilmente posto più in alto rispetto agli altri vasi -, l’altra estremità sarà invece interrata nel vaso per circa 6-7 cm. Questo sistema dovrebbe assicurare abbastanza acqua per un paio di settimane.

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Metodo 4: tessuto spugna

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Un innovativo ed economico procedimento è quello di imbibire un tessuto spugna capace di trattenere una grande quantità di acqua per diversi giorni, liberandola gradualmente e mantenendo al contempo il giusto grado di umidità. È sufficiente porlo sul terreno attorno alla pianta.

Metodo 5: acqua complessata

Forse non ne hai mai sentito parlare, ma l’acqua complessata è una particolare acqua in gel composta da fibre naturali non tossiche per le piante, che potrebbe venirti in soccorso proprio in situazioni di assenza. Basta versare l’acqua complessata nel terriccio, innaffiare e lasciare che il gel faccia il suo dovere, ovvero trattenere l’acqua e rilasciarla gradualmente per circa 15-20 giorni

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Con questi semplici ed economici metodi, Donnaflora spera di averti dato le giuste dritte per partire per le vacanze serenamente, con la consapevolezza di ritrovare le tue piantine sane e salve!

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