Portamento elegante e bellezza principesca: l’Orchidea Phalaenopsis è una pianta meravigliosa, ma è anche molto fragile e richiede attenzioni particolari. Te ne hanno regalata una e non sai come prendertene cura? Ecco alcuni consigli su come coltivare questa pianta tanto delicata quanto straordinaria.
Dove mettere l’orchidea
L’Orchidea Phalaenopsis è una pianta tropicale originaria delle Indie orientali e in quanto tale necessita di una temperatura calda, tra i 15° e i 30°. In inverno va posizionata in casa su un davanzale, vicino alla finestra di un balcone, dove è esposta almeno 6 ore al giorno alla luce. Attenzione agli spifferi, possono essere deleteri!
In primavera, se la luce è troppo forte, puoi creare un’atmosfera diffusa grazie alle tende. In estate consigliamo di posizionarla davanti a una finestra esposta verso nord e se non fosse possibile, ripararla dalla luce con una tenda, così da non sottoporre la pianta ai raggi diretti del sole e quindi ad uno stress termico. D’estate puoi metterla anche in giardino, riparata sotto un sempreverde oppure in una zona ombreggiata. Se la temperatura è davvero alta, ti consigliamo di ritirare l’orchidea all’interno in modo da farla respirare.
Quante volte annaffiarla
L’orchidea è una pianta da ombra e ama avere le radici umide: se queste tendono al grigiastro la pianta ha bisogno d’acqua, al contrario se sono verde brillante e si è formata una leggera condensa nel vaso, non va annaffiata. In estate dovrai bagnarla una volta a settimana, mentre d’inverno una volta ogni due settimane.
È molto semplice: immergila all’interno di un secchiello d’acqua tiepida con tutto il contenitore per 30 secondi, dopodiché la lasci sgrondare prima di riporla nel sottovaso. Puoi aggiungere il fertilizzante una volta ogni tre bagnature, ma non quando la pianta è in fiore. Piccolo trucco: ogni due o tre giorni nebulizza le sue foglie con uno spruzzino, così da ricreare il suo ambiente naturale. Ti ricordiamo che cresce nelle zone basse della foresta!
Rinvaso e potatura, come fare?
Ad un certo punto, la pianta continuerà a crescere finché le radici non entrano più nel vaso. Il periodo migliore è tra Maggio e Giugno, consigliamo di rinvasare la pianta dopo un anno dall’acquisto in garden e dal quel momento ogni due anni. Per quanto riguarda la potatura invece, si può procedere rimuovendo i fiori appassiti oppure tagliando gli steli che non producono più. Gli attrezzi da usare sono i guanti e le apposite forbici, lavate e disinfettate. Le foglie invece cadono da sole dopo anche 2 o 3 anni, per questo sarebbe meglio lasciar fare alla natura il suo corso e potarle solo se mostrano evidenti segni di malattia.
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