Ben tornati nel blog DonnaFlora e buona lettura del primo articolo del 2021!
Un buon auspicio per questo nuovo anno prende le sembianze della Primula, tra i primi fiori a comparire dopo l’inverno e per questo spesso scelta come simbolo di inizio Primavera e allegoricamente di rinascita.
Alla grande famiglia delle Primulacee appartiene anche la Primula Veris, una pianta erbacea perenne che cresce spontaneamente all’aperto, in particolare nei territori del Nord d’Italia (nelle zone boscose e montuose, ma anche nei prati), quando la neve inizia a scomparire dal suolo. È una specie molto delicata e perciò considerata protetta ed è forse proprio questa sua fragilità a renderla ancora più bella!
Se hai voglia di popolare il tuo giardino con un tocco primaverile, ti regaliamo alcune dritte per prenderti cura al meglio della tua Primula Veris.
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A dire il vero, non sono necessarie troppe laboriosità, ma sicuramente è importante non farle superare i 16°C nel periodo estivo e nella stagione invernale non farle sopportare troppo a lungo una temperatura inferiore ai 10°C. Come per molte piante, poi, anche la Primula Veris ama un’esposizione luminosa, ma comunque distante dall’azione diretta della luce solare. Ugualmente, questa specie predilige le zone ben areate ma non sottoposte a forti correnti di aria fredda.
Insomma, qui l’unica difficoltà sta proprio nel trovare il giusto equilibrio!
Per quanto riguarda le annaffiature, queste dovranno essere sostanziose durante i mesi più caldi, in modo da garantire al terreno vicino alle radici l’umidità necessaria, anche se non dovrà essere zuppo d’acqua. Quando la Primula Veris è posta a dimora, è sempre importante che le venga assicurato un giusto drenaggio, magari aggiungendo della ghiaia sottile o dell’argilla espansa sul fondo.
Se sei in procinto di rinvasi, ti ricordiamo che quello della Primula Veris è da effettuare ogni due anni durante la stagione autunnale, spostando la piantina in un recipiente un po’ più grande rispetto al precedente (il consiglio è di circa 10 cm in più). L’ideale è scegliere un terriccio abbondante di sostanze nutritive, ma mai alcalino: le primule non lo sopporterebbero! Infine, procedi con l’eliminazione delle foglie e delle infiorescenze ormai essiccate.
Un 2021 sbocciato davvero con il miglior simbolo botanico!