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Come raccontare il legame tra la mimosa e la donna con arte, storia e botanica

William-Adolphe-Bouguereau-The-Mimosa-Flower-1899-

Siamo vicini all’8 marzo, data ufficiale della Festa della Donna, e noi che siamo amanti della botanica in tutte le sue forme non potevamo che chiederci come spiegare il convenzionale gesto di regalare un mazzetto di mimosa proprio in questa giornata.

Ve lo racconteremo attraverso l’arte, la storia e la botanica che assieme hanno ben manifestato nel tempo il legame tra la pianta della mimosa e le donne

Partiamo dal pittore accademico francese William-Adolphe Bouguereau che nel 1899 dipinse la tela Mimosa, rappresentante una giovane ragazza mentre tiene delicatamente tra le mani un vivace mazzetto di mimose. Grazie alla tecnica sublime in grado di rendere il quadro di una bellezza senza tempo, la mimosa è accostata ad una femminilità educata e raffinata, diventandone la sua piena interpretazione. 

Pochi anni più tardi, precisamente nel 1901, il suo allievo Charles Amable Lenoir ritrasse un’altra giovane fanciulla con lo stesso rametto di mimose, nel quadro intitolato Portrait of a girl with mimosa blossoms. Anche in questa raffigurazione la graziosa figura femminile tiene tra le dita il simbolo di sensibilità per eccellenza, diventando una lo specchio dell’altra. 

Nella storia, poi, si ritrova un altro testimone di questo legame. Nel 1946 l’Unione Donne Italiane (UDI) capeggiata da Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, scelse la mimosa come fiore ideale per celebrare l’8 marzo, giornata di commemorazione del terribile incidente avvenuto nel 1908 in una fabbrica di New York, dove persero la vita più di 100 lavoratrici. Per tale ragione, almeno per i primi decenni, regalare un mazzetto di mimose significava in qualche modo essere un po’ rivoluzionario, perché si incitava alla lotta femminile per i pari diritti. 

Ma lo stesso accostamento tra il fiore della mimosa e la donna si ritrova anche in altre culture, come  quella degli indiani d’America, dove la pianta è sinonimo di forza, energia e ovviamente femminilità.

Infine, la conferma del legame con la donna viene proprio dalle caratteristiche botaniche di questa pianta. L’Acacia dealbata, questo il suo nome scientifico, ha una fioritura abbondante che inizia già con i primi freddi di gennaio fino a marzo, nonostante sia una pianta che cresca preferibilmente nei climi caldi. Le foglie, sempreverdi e di forma bipennata, si conservano per tutto l’anno e quando i fiori maturano si trasformano in un legume di 5-10 cm. La pianta predilige un terreno acido, ben drenato e profondo, ma teme i ristagni di acqua.

Ed è così che si chiude il legame tra la mimosa e la donna: entrambe hanno l’aspetto delicato e sensibile, ma dentro nascondono una tenacia inaudita contro le avversità, entrambe mostrano la loro bellezza con orgoglio ma nello stesso tempo la associano alla resilienza, alla libertà e alla forza.

Un vero inno alle donne l’abbiamo realizzato anche noi di Donnaflora. Nel nostro garden potrete infatti trovare tante idee per stupire e deliziare le vostre donne: i classici mazzetti di mimose o la raffinata mimosa in pianta, deliziosi abbinamenti con orchidee, rose stabilizzate e altre composizioni fiorite miste.

E allora, buona Festa della Donna!